La narrazione della passione e morte di Gesù diventa ora un momento di contemplazione orante, in cui ognuno di noi è chiamato a soffermarsi un attimo per vedere a che punto ci troviamo nella sequela di Gesù. Vorrei invitarvi a focalizzare il vostro sguardo su due personaggi che avevano in comune solo il nome, ma che non si conoscevano: Simon Pietro e Simone di Cirene. Simon Pietro, discepolo di Gesù da lunga data, e Simone di Cirene, un personaggio che probabilmente non aveva conosciuto Gesù direttamente se non per la sua fama.
Simone di Cirene è costretto a portare la croce, uno preso a caso, che passava di là, un personaggio di cui non si conosce nulla, ma che porta la croce senza dire una parola e che sparisce subito dopo. Un uomo che era stato toccato da questa esperienza, perché ci viene detto che era padre di Alessandro e Rufo, per noi due personaggi altrettanto sconosciuti ma che erano conosciutissimi nelle comunità di Marco: quindi erano due cristiani della seconda generazione che avevano ricevuto il dono della fede da loro padre: appunto Simone di Cirene.
Simon Pietro, che tutti conosciamo, seguiva Gesù «da lontano», uno che aveva dato la sua parola: «Anche se tutti si scandalizzeranno, io no», ma che lo tradisce per ben tre volte. Quella croce che avrebbe dovuto portare Simon Pietro la porta invece un altro Simone, quello di Cirene.
Che cosa ci dicono questi due personaggi? Rappresentano due tipologie di discepoli. Pietro nonostante la sua amicizia preferisce ritornare nell’«anonimato», rifugiarsi nella massa per non essere compromesso; Simone di Cirene che non conosceva Gesù esce dall’anonimato e segue Gesù sulla via della croce. Chi dei due segue realmente Gesù? Anche noi possiamo seguire Gesù «da lontano», senza comprometterci con lui, ma ben presto questo si rivela un cammino non autentico perché si basa sulle nostre forze, nel non fare verità sulla nostra vita e di fronte al pericolo di essere troppo coinvolti fuggiamo via come Pietro; oppure possiamo seguire Gesù «da vicino» come Simone di Cirene: era tra coloro che erano distanti da Gesù, che non lo conoscevano, ma per un fatto provvidenziale hanno incontrato l’amore di Gesù che li ha trasformati, cambiati e sono diventati a loro volta testimoni del Vangelo.
Sia lodato Gesù Cristo.