La solennità che celebriamo in questa penultima domenica del tempo ordinario ci fa vivere il mistero della nostra appartenenza alla Chiesa, di quel legame invisibile ma forte che esiste tra noi e con il Signore Gesù. Oggi viviamo nell’epoca della crisi di appartenenza, della fragilità dei legami umani. Impoverendo l’immagine che noi ci siamo fatti di Dio, inevitabilmente abbiamo impoverito anche l’immagine dell’uomo e della donna. La Parola di Dio ci dice che è possibile rimanere uniti tra di noi se c’è all’origine della nostra esistenza un principio unificatore che garantisca il nostro essere Chiesa, la formazione della nostra comunità cristiana: questa realtà è espressa con l’immagine della vite e dei tralci che spiega, attraverso questo simbolismo agricolo, che cosa avviene in noi.